Qual è il desiderio di tutte le vittime del crespo? Senza dubbio quello di sfoggiare una chioma fluida, lucente e morbida. Come fare? È certo che non basta scegliere uno shampoo anticrespo ma per risultati visibili bisogna adottare alcune buone abitudini. Ecco 5 consigli efficaci da mettere subito in pratica
Uno shampoo anticrespo bio professionale aiuta a mitigare l’antiestetico effetto paglia, ma la sua efficacia potrebbe essere massimizzata in associazione a un buon balsamo da applicare solo sulle punte. Il prodotto contribuisce a controllare l’elettricità statica, rende le lunghezze districabili, aumenta la luminosità e la bellezza della chioma ma soprattutto impedisce alle cuticole di sollevarsi, evitando così l’assorbimento dell’umidità (la principale responsabile dell’effetto crespo).
Una corretta detersione non include il lavaggio e lo strofinio delle lunghezze. La pratica, nel tempo, va solo a danneggiare le punte. I capelli infatti non sono qualcosa di vivo ma dei filamenti proteici incapaci di autoripararsi, per cui è sufficiente lavare e massaggiare solo il cuoio capelluto.
Il miglior modo per prendersi cura di una chioma afflitta dall’effetto crespo è utilizzare correttamente l’asciugacapelli, evitando di strofinare le lunghezze con l’asciugamano (anche se in morbida spugna oppure in microfibra) o peggio all’aria aperta.
Il phon va posto a circa 15 centimetri dalla cute badando bene di puntare il flusso d’aria calda sempre verso le punte e mai direttamente sul cuoio capelluto per evitare che si secchi eccessivamente e porti a una fastidiosa sensazione di prurito.
Umidità e vento sono i maggiori responsabili dell’effetto crespo, per cui raccogliere la chioma in una coda di cavallo, in una treccia oppure in uno chignon può essere utile per impedire lo sfregamento e di conseguenza il danneggiamento delle cuticole.
D’estate, i raggi UVA e UVB aggrediscono non solo la cute ma anche le fibre porose dei capelli, riducendo del 90% l’acido 18-meti-leicosanoico, una sorta di barriera protettiva naturale del capello contro gli agenti atmosferici. È opportuno, pertanto, prima dell’esposizione applicare un buon protettore specifico per la cura delle fibre.
L’aria e lo sfregamento contro i vestiti tendono ad aggrovigliare i capelli, motivo per cui spazzolarli aiuta a ridurre la possibilità di danneggiare le cuticole. La pratica non deve essere necessariamente eseguita prima di andare a letto, momento ideale invece per applicare un siero a base di olio ma privo di acqua. In questo caso, pettinare le lunghezze è utile per distribuire il prodotto in modo uniforme. Ovviamente, anche la spazzola ha la sua importanza: una districante, specifica per capelli ricci e/o crespi, può essere un valido aiuto per eliminare nodi e grovigli dai capelli asciutti o bagnati.
La piastra disciplina i capelli, rendendoli visibilmente più lucidi e morbidi ma è anche vero che le alte temperature, nel tempo, danneggiano le fibre aumentando l’effetto crespo. I termoprotettori riducono solo del 50% i danni prodotti dall’accessorio per lo styling, per cui, specialmente chi ha i capelli fini, dovrebbe evitarne l’uso giornaliero, o tutt’al più affidarsi a particolari spazzole termiche che provvedono a spingere le cuticole sollevate (responsabili del crespo) costringendole a richiudersi. Lo scopo è quello di proteggere le lunghezze e rendere i capelli più sani, morbidi, disciplinati e lucenti.